Porgimi il tuo dolore, ti prego!
E non sussurrare parole che le mie labbra sanno solo disegnare,
sul tuo cuore di madre spezzato.
Passami il tuo dolore, ti prego!
Che lo stringo con le dita fra i rami dell'ingiustizia...
Che lo spalmo su tutte le sconfitte che il dolore scioglie in una resa,
Dove il sangue e la terra hanno lo stesso sapore.
Spalmami sui tuoi occhi come una medicina!
Vorrei esserti sorella e dea...
Vorrei esserti fedele,
Come la sagoma di un abbraccio scivola umida nel cuore.
Dove la notte insegue il giorno per appiccicargli le sue ferite...
La musica può questo, e molto più!
Rué Libertà, 13 aprile 2014