UN UOMO CAPACE!

Un uomo capace torna a casa la sera stanco, ma non rinuncia mai a un sorriso aperto, bacia la moglie sull’uscio e quando entra in casa bacia anche i figli e si occupa di loro: li aiuta nei compiti, li ascolta raccontare la giornata, cerca di capire se hanno problemi di qualsiasi genere; spiega e non punisce per sbrigarsi, fa esempi di vita che possano aiutare la comprensione e – se proprio si rende necessaria una punizione – questa è sempre soltanto un vaccino: un esempio istruttivo di ciò che può accadere nella vita seguendo un percorso sbagliato; non è mai una punizione “esemplare” (nell’accezione odierna) ed è quasi sempre sostituibile da un percorso d’amore ben più capace…

Un uomo capace va a letto la sera con la moglie, e si parla della giornata lavorativa e dei figli e della situazione della casa e del mondo, e si prendono insieme decisioni per il meglio e per il giusto…

Un uomo capace si alza, guarda dalla finestra e qualunque tempo sia, lui scende e prende colazione con la famiglia mostrandosi felice e sereno – perché ben sa che dalla sua prima apparizione, dipenderà il carattere della giornata e che un suo sorriso può illuminare un momento buio di un famigliare e ridare speranza…

Un uomo capace ti conosce per caso, ti ascolta e viene a conoscenza di un tuo problema grave, non riesce a dormire la notte perché pensa cosa può fare per te e ti telefona alle due di notte: “forse ho trovato una soluzione…”

Un uomo capace considera i colleghi di lavoro: persone!   

E da questo dipendono tutti i suoi comportamenti: non conosce subalterni - ma ruoli differenti per un fine unico, non conosce padroni né superiori - ma ruoli diversi per un fine unico.  

Quando riceve un dispetto da un collega invidioso: ringrazia con un cioccolatino e un sorriso aperto…  

Quando riceve un ordine da un “superiore”: lo esegue – se questo non va contro le sua etica morale, ma se l’ordine ricevuto viene dato come una coltellata per ferire: allora egli prima di eseguirlo appoggia le mani sui fianchi e attende fino a che non incrocia lo sguardo del suo "superiore", attende che questo riconosca nei suoi occhi tutta la dignità di cui è capace, e poi quando il "superiore" abbassa lo sguardo: esegue con pazienza l’ordine…  

Quando egli deve dare un’istruzione a un “subalterno”,  lo fa come si da un consiglio a un amico, e se questi sbaglia, con garbo lo riprende cercando il dialogo aperto: l’unica maniera per risolvere il problema a monte, anziché spostarlo un po’ più in là e aspettare che si ripresenti…

Un uomo capace considera il suo corpo un bene ricevuto da custodire: pratica sport e va in montagna a camminare e in bici in collina e al mare e in piscina a nuotare, ma mai consuma il suo tempo in una palestra attaccato alle macchine pompamuscoli per farsi la “tartaruga” e non si depila il petto per meglio mostrare la muscolatura finta…  

Un uomo capace considera il suo corpo un bene ricevuto da custodire: mangia e beve con cuore e bocca, ma anche con cervello!

Un uomo capace, sa scavalcare la propria ira e dichiarare pace, quando dall’altra parte sul fronte di guerra vi è un altro uomo; ma quando sul fronte di guerra vi è il male, egli dichiara guerra per allontanare da sé il male che lo tenta!

Perchè è bene essere indulgenti con le persone, ma duri con sé stessi quando il male cerca la nostra anima…

Un uomo capace sa tacere cose che nuocciono agli altri e rivelare invece quelle cose che possano gratificarli e metterli in buona luce!

Un uomo capace sa sopportare stanchezza, egoismi altrui, invettive, povertà economica, dolore e altro: con serenità e forza d’animo…

Perché un uomo capace non è mai lontano da Dio!

Rué, 9 dicembre 2012

UN UOMO CAPACE!

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