Cos’è?
Questa parola abusata da un numero crescente di persone, che “spiegano” ad altri come umiliarsi in loro presenza, con la scusa di insegnare loro e ammirare in loro l’umiltà…
Questa parola infamata da chi, approfittando della sua posizione privilegiata - sia essa economica sociale o culturale - pretende rispetto dai sottoposti…
Questa parola resa un’arma per annientare chi - pur avendo virtù superiori a chi deve giudicare – stringe il coltello dalla parte della lama…
Questa parola sacra, ma usata in maniera profana per dissacrare quanto c’è di Adulto in Lei!
Sono umile se…
Non mi sostituisco a Dio, e non decido io ciò che è bene e ciò che è male - assecondando i miei interessi a scapito della Verità…
Se mi pongo con tutti in maniera uguale, senza far pesare la mia superiorità quando il mio ruolo gioca a favore mio…
Se riconosco nei miei successi il favore di Dio, e non soltanto la “farina del mio sacco”…
Se mi sforzo sempre di migliorare, e intendo questo sforzo come un risultato collettivo e non della mia gloria…
Sono umile se…
Mi sdraio sotto il cielo e aspetto l’ok per agire; senza voler piegare la natura della terra alterandone il sistema per avere più frutto con meno lavoro, o la natura animale per assecondare la mia utopia di amore con creature con le quali è fin troppo facile andare d’accordo, o la natura umana inventando nuovi sessi a seconda delle devi-inclin-Azioni…
Sono umile anche se…
Non mi inchino davanti a nessun altro uomo e pretendo il medesimo rispetto del Presidente della Repubblica – lo stesso che offro a chiunque…
Anche se non mi sento al di sotto di nessuna intelligenza e ricchezza umana…
Anche se non mi stendo a tappetino di chi pensa di valere di più…
Anche se non mi sento intimorito davanti ai potenti con o senza la particella “pre”!
Rué Libertà, 25 marzo 2015