Sì, bevila così: la vita!
Tutta d’un fiato!
Ci sono dei momenti troppo belli nei quali vorrei fermarmi un attimo di più, ma poi…dovrei per questo rinunciare ad attimi di futuro che anch’essi non ritorneranno più, e allora li lascio andare…
Ci saranno per sempre!
E in qualsiasi momento potrò spalancare la mia mano e metterla contro il sole, per ricordarmi che ad un giorno di sole si alterna sempre un giorno di scuro…
Ci sono dei momenti troppo brutti e vorrei scavalcare il muro prima che la bestia mi prenda, ma poi…dovrei scappare per tutta la vita: sicuro che qualche giorno da preda va comunque vissuto; e allora cerco di dare un senso a quel dolore….E a volte nemmeno lo trovo!
Ci saranno per sempre!
E in qualsiasi momento potrò spalancare la mia mano ed accorgermi che non sono le unghie a graffiare, ma un pensiero attorcigliato ad un ricordo come un vecchio disco che salta nel punto che fa più male e ripete ossessivo sé stesso…
Ci sono stati momenti di esaltazione per essere riuscito in ciò che volevo: con successo, e ci sono stati momenti tormentati dall’apparenza dell’inutilità di ogni azione…
Ci sono stati momenti in cui mi sentivo fiero e invece ero soltanto miccia, e momenti nei quali ero colui che la miccia l’accendeva; momenti in cui sono scappato di casa da ragazzino per unirmi a bande di piccoli delinquenti per combinarne di tutti i colori, e momenti nei quali ho preso la decisione di accettare la mia paternità non cercata e di sposarmi per sempre – da diciottenne; momenti per cercare la notte e trovarla con la musica al collo e un cartello da mendicante, e momenti per capire che quella strada era l’unica possibile per il mio cuore e per non mentirgli; momenti di paura che una carezza sarebbe bastata e invece nulla!, e momenti di grande coraggio per sottrarmi da una fitta rete di “apparentamenti” possibili, rinunciando ai “vantaggi” che mi avrebbero portato…
Ci sono stati momenti di svago e di leggerezza nei quali sembrava che la vita fosse una sorta di giostra e i giri da farci infiniti, e momenti pesanti di troppo lavoro e corse che paiono come un ballo: l’inizio è divertente, poi quando non puoi smettere di ballare per un solo istante, raccogli soltanto stanchezza e perdi il ritmo…
Ma la vita ha mille facce e se ti fermi a guardarne una, perdi le prossime dieci…
Posso guardare una fotografia con una lacrima che mi sagoma l’anima, posso eccedere di colore se una musica nuova mi salta in grembo, posso dormire sereno col cuore in pace, posso sposare la malinconia e portarla lì dove c’è il mare e quel passo che sa d’infinito, posso correre tutto il giorno per cercare di sotterrare la paura, posso sbranare il silenzio a morsi con note che stritolano la freddezza che lo circonda, posso viaggiare per ore e ore sapendo che così non è il tempo a passare ma i chilometri, posso infilarmi sotto le coperte e capire il buio da cui sono uscito…
Posso pregare…., ora!
Perché so chi mi ascolta!
E non c’è soltanto Dio dall’altra parte del muro…
Ma anche qualcuno che di tanto in tanto telefona e chissà cosa vuol dirmi…
Forse “resisti, non mollare proprio adesso, abbi fiducia…”
Forse…
Come una bibita fresca d’estate, voglio berla tutta d’un fiato questa vita; quando mi volto mi vedo scalzo e nudo: e non mi dispiace, perché è il vestito più bello!
Rué, 13 luglio 2012