Quando mi allontano per seguire il mio percorso, e devo fare parecchia strada in quella direzione, e so che incontrerò persone nuove, nuovi mondi e cose nuove alle quali dovrò abituarmi...
Quando mi volto voglio trovarmi lì ad aspettarmi: proprio io: non un altro!
Voglio che la strada fatta non si tramuti in uno strato di pietre che seppeliscono la mia anima e la nascondano ai miei occhi, ma in un ponte attraverso il quale io possa accedere continuamente a quello che ero che sono e che rimarrò per sempre!
Troppe persone conosciute da bambini, poi ritrovate da adulti sembrano aver perso del tutto la loro anima...
Persone con cui ho giocato e rischiato, con cui ho sognato e amato, con cui ho avuto paura e speranza, con cui mi sono confrontato e scontrato, con cui ho imparato dall'eperienza: la vita...
Si sono perse per sempre, e reincontrate da adulti non sanno più chi erano, chi sono e non sperano nemmeno più di diventare.
Una pianta sana deve avere radici forti e profonde (il passato), un tronco slanciato (il presente) e fronde elevatissime (il futuro).
Le radici sono la base della pianta: se queste sono deboli e superficiali, non potranno trovare l'acqua in profondità quando questa manca in superficie; il suo sviluppo risulterà compromesso e quindi non avrà un futuro felice...
Il tronco deve per forza essere slanciato e robusto: robusto per garantire stabilità, e slanciato per garantire alle fronde e alle foglie di ergersi così in alto dove nessuno arrivi per distruggere.
Le fronde e le foglie devono stagliarsi verso il cielo per garantire la maggior esposizione possibile alla luce e quindi garantire la sopravvivenza di tutta la pianta!
La vita materiale e spirituale dell'uomo è la sintesi perfetta della vita di una pianta!
Le nostre radici sono l'affetto e l'amore che riceviamo, sono la riconoscenza e il dono a cui ci abituiamo; se queste non si confermano in noi in profondità, non avremo mai la capacità di pescare nella profondità della nostra anima il nutrimento (come l'acqua per le radici della pianta) necessario per vivere, quando la vita in superficie non ci propone nulla di valido...
Questo deve rappresentare il nostro passato!
Il nostro tronco è il presente che viviamo, che da un lato cerchiamo di irrobustire con le nostre azioni concrete, e dall'altro deve slanciarsi appunto verso qualcosa di più alto: i sogni appunto, che sono le fronde e le foglie che dovranno trovarsi così in alto da non poter essere intaccati da facili entusiasmi e mode...
Questo è il nostro presente!
La speranza e il sogno - a cui noi aneliamo - sono lo specchio del cielo, dal quale raccolgono la luce necessaria per la sopravvivenza di tutta la pianta!
Questo il nostro futuro!
Dunque senza radici non costruiamo un presente stabile, senza azioni concrete oggi - non possiamo slanciarci in alto e senza sogni muore tutta la pianta!
L'amore iniziale delle radici si trasforma in azioni tese alla crescita del tronco, e queste nel sogno delle fronde e delle foglie che illuminano tutta la vita...
Senza sogno non c'è vita!
Rué Libertà, 6 aprile 2014