SENTIRE E' CAPIRE!

La sensibilità è un gran dono perché…
La sensibilità è una cosa che tutti posseggono, così come l’intelligenza o la fisicità.
Ci sono poi tanti gradi e varie combinazioni possibili!
Si dice di solito che uno è sensibile, quando la sua sensibilità è spiccata.
Si sente di più tutto…anche il dolore…anche quello degli altri.
Per questo tanti ne farebbero volentieri a meno – se potessero – di questo supplemento di percezione.
Ma la stessa cosa è vera per i soggetti dotati di grande intelligenza!
Capire di più, significa anche comprendere meglio il male e non soltanto il bene; ma quanti di noi vorrebbero essere più stupidi per non capire i giochi di potere e la nullità di certi rapporti umani frutto soltanto di convenienza, o la difficoltà di interagire col nostro pianeta e col nostro essere umano?
Nessuno!
Certo, meglio essere più intelligenti e colmare di qualche dolore in più tanta sapienza in più; in altre parole, essere più sé stessi, meno vittime dell’ignoranza.
La stessa identica cosa è per la sensibilità, che è un’altra forma d’intelligenza, che non si rincorre però…perché ti salta proprio addosso!
Ma andare in profondità, leggere l’animo umano e le sue sfumature, le risposte della terra e dei cieli alle nostre aspettative, è Sapienza!
Sentire il dolore di un altro, significa anche capirlo e probabilmente farlo in parte nostro, con la consapevolezza di chi prova e non soltanto sente raccontare…
Quante volte sentiamo dire “eh, non puoi capire se non ci sei passato”…
Ecco, la persona ipersensibile ci passa sempre!
E alla fine sa ciò che gli altri non sanno, quindi vive ad un'altra profondità la sua umanità!
L’ipersensibilità è un dono grande che il Signore ha voluto fare a qualcuno, non la disprezziamo anzi, viviamola fino in fondo!
E saremo anche più portati a comprenderci meglio!
Perché l'ipersensibilità è rivelazione!

Rué Libertà, 4 settembre 2017


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