Tra tutti i santi, questo sarà davvero il più "bestemmiato", comprensibile comunque!
Grazie al cielo arrivo tardi - sono appena rincasato - e l'italianità di mia moglie non mi tocca e anche se ora ancora blatera qualcosa (il festival) non lo sento, leggo e scrivo un pò.
Quello che davvero è oltre le righe, è il fatto che la rai si osi a chiederci un "tributo obbligatorio come gli altri" per poi regalare questi soldi a dementi come Celentano o vari comici strapagati che non ti fanno ridere nemmeno se ti solletichi un pò (ammesso che uno voglia pagare un canone perchè qualcuno lo faccia ridere).
Di mio ho sempre pensato che chi cerca sempre motivo di ridere, è ben lungi dalla felicità!
C'è chi ha trovato modo di promuovere il suo disco osannando una generosità inarrivabile ( e su questo ci siamo, anche perchè certi cachet sono davvero moooolto esclusivi!), ma la cosa che lascia perplessi è che molti italiani non riescano ad ascoltare parole saggie e un pò più impegnative espresse da persone serie e competenti, mentre poi restino ammaliati ad ascoltare per ore un cialtrone che il miglior nome se l'è dato da solo: re degli ignoranti. Ignoranti furbi però!
Celentano, l'elogio della demenza pagate a buste d'oro!
Regaliamogli la pubblicità per il suo disco e riempiamo le tasche ai suoi parenti sparsi per tutta Italia!
E soprattutto censuriamo chi - come Famiglia Cristiana - ha avuto l'irriverenza di denunciare il trucco e biasimare una beneficienza tanto osannata quanto sporca e conveniente: usare Cristo e il Papa per giochi d'interesse personale,.....a tanto si è arrivati!!!
Sì, proprio il re degli ignoranti!
Di tutti quegli ignoranti che non leggono manco i giornali che criticano e che ascoltano radio-mafia.
E bravo Celentano!
La prossima volta se devi proprio farla che ti scappa, almeno vedi di centrare il vaso!
Lo stesso dicasi per tutto il resto, ma è storia vecchia oramai: si fanno passare per la summa della musica italiana, delle canzonette alla moda con testi ridicoli e arrangiamenti ancora più insignificanti (tanto più orchestrati a "dovere", tanto più appiattiti!).
Tutto il resto, le modelle gli ospiti i fiori le luci i comici,......ma tanto sanremo è sanremo, e a chi piace: piacerà sempre e comunque...
Ha un significato reale tutto ciò?
Si può darne una lettura in chiave sociologica, forse?
Grazie al cielo mi occupo di musica e non di sociologia.
Si insegnasse la musica nelle scuole piuttosto, si insegnasse veramente! Forse non ci troveremmo davanti a schow televisivi di questa categoria, e soprattutto non si scambierebbe Morandi per uno dei più grandi musicisti italiani dopo Vivaldi...
L'arte dovrebbe essere materia seria di insegnamento nelle scuole, non l'ora in cui si canticchiano i Beatles o in cui si considera lo stato mentale di Mirò.
Arte uguale: elevazione ed espressione delle profondità più intense dell'uomo: emozionali ed intellettive, non arte uguale industria patetica; così non si contaminano soltanto gli ascoltatori, ma anche molti artisti che - confusi - finiscono per pensare che l'unica strada da tentare sia quella del portafoglio e non quella del cuore e del cervello; persone che - se ben "spese" - avrebbero molto da dare alla musica e all'arte in generale, vengono confinate ai margini di una catena produttiva della quale non sono responsabili, ma vittime!
Ma ci si abitua quasi a tutto, basta convincersi che sia inevitabile!
L'artista vero resterà povero forse, ma mai uno sfigato come un artista di successo: cantante, musicista, pittore o altro che sia; come uno che ha dato un prezzo alla sua anima, e l'ha venduta!
Amo l'arte sopra ogni cosa, figuriamoci il denaro!
Rué