E quando incontro una ragazza di ventidue anni con un bambino, non credo che la maternità abbia rovinato la sua esistenza…
Perché penso diverso!
Penso diverso e se mi capita di vedere una signora anzianotta con un cappotto rosso, non penso che voglia fare la ragazzina…
Perché penso diverso!
E se succede che la tv si rompe e non trovo subito i soldi per ripararla, non vomito maledizioni sulla mia miseria…
Perché penso diverso!
Se un mio allievo mi viene a raccontare che vuole smettere di studiare perché preferisce imparare un mestiere, non mi ritrovo col dito puntato a condannare una scelta fuori moda…
Perché anche io sono fuori moda!
Se una serata trova una stella: più sposa della casa, resto fuori e mi godo quanto le luci delle noiose città hanno rubato agli autori della propria galera…
E se incontro la pioggia sul mio cammino, penso che sia la terra ad avere sete, e non cerco di farmi un meteo personalizzato sul mio calendario, o di leggere la sfortuna nella sorte…
Perché penso sia giusto così!
Quando ho in testa una musica che cerca le mie braccia e il mio cuore, gli offro anche il mio cervello, perché intanto nulla mi può sottrarre a quell’abbraccio…,
Infatti se penso intensamente a un progetto, lui non si interessa affatto di me; viceversa se è lui a cercarmi, io mi interesso subito a lui e insieme isoliamo dal silenzio le note migliori…
Perché penso diverso, e anche lui la pensa come me!
Se mi capita di passare in una via affollata nel periodo natalizio, e di notare le ricche decorazioni e illuminazioni e come tante persone spendono facilmente, mi chiedo come mai il giorno del Signore sia il compleanno più festeggiato da tutti…, quando poi se uno cerca di seguire il Vangelo: gli danno del moralista; e se un altro cita una frase del Papa o di un Santo: cominciano a grattarsi la testa e a corrugare la fronte…
Perché penso diverso??
Non lo so!
Contare gli anni, contare i soldi, contare i chilometri e contare le ore…
Contare per imparare, contare per rubare, contare per misurare e contare per progettare…
Contare sull’unghia, contare le cose, contare le rughe e contare quanto manca alla prossima vacanza…
Contare gli altri, contare di più, contare le balle e contare le parole…
Contiamo sempre tutto, ma non contiamo nulla!
E forse sarebbe meglio: contare di meno, contare per qualcuno, contare sul futuro e sul passato e contare ancora su Dio!
Se penso diverso non è per moda, ma è perché sono lucido…
E sul lucido ogni cosa scivola via: sia la moda o la mentalità corrente o la paura del nulla e anche l’affanno di essere ascoltato o compreso per forza.
L’uomo è fatto per l’80% di acqua, eppure quante cose si liberano da lui ben più solide dell’acqua in quel restante 20%?
E’ sempre e soltanto l’esigua minoranza a fare la differenza qualitativamente!
Si corre per una gara, ma si cammina per una meta!
Rué, 7 dicembre 2012