PAESAGGI...

Vi è mai capitato di trovarvi di fronte ad un panorama bellissimo, e guardando proprio in fondo al misto di colline che salgono e scendono come a sfidarvi a correre con loro - individuare un posto da sogno proprio in cima alla collina più alta e dominante, e al di sopra una dimora bellissima?
Quando ci si trova in queste circostanze, la prima frase che ci raggiunge di solito è del tipo: "cosa pagherei per abitare lassù, lontano dal mondo e dalle sue piccolezze..."
Qualche volta si prende un appuntamento su due piedi e ci si ripromette di tornare sul luogo e andare fino in fondo a quel panorama, per poter almeno curiosare come appare il mondo da lassù, ben sapendo che è comunque una cosa proibitiva, e ben sapendo che vedendo di persona una vita così esclusiva si potrebbe rimanerne colpiti e scattare quella malattia infernale che il mondo dei comuni mortali chiama: invidia.
Ma lo stesso quella curiosità si fa adulta, e ci sfida fintanto che non cediamo e partiamo per quell'appuntamento!
Una domenica mattina si parte presto con la moglie e...
Si fa tanta e tanta strada, curve e curvette, declivi da sogno e riprese che si arrampicano nel cuore di un bosco fino a sconfiggere la notte, si tiene stretta la mano sul volante e gli occhi rubano tutto ciò che si può raggiungere dall'auto; scorrono i prati e poi gli alberi, scorrono strade strette e curve a gomito, scorrono cascine che ci rammentano la nonna e ci lasciano un buco nel cuore con la scritta dentro: "voglio vivere qui!"
E infine dietro l'ultima curva conquistata in cima all'ultima verticale salita, seminascosta dal bosco e dalla visuale prospettiva della strada, imponente si erge la fantastica dimora; si abbandona l'auto su una stradina di campagna e si scende col cuore pieno di attese!
Appena si arriva sull'immenso piazzale dov'è situata, ci si accorge in un attimo che la fantastica dimora è inavvicinabile e che la vista da lassù non è nemmeno paragonabile a quella che si vedeva da laggiù dov'era partito il nostro sogno - cioè quassù è molto meno bella di quello che appariva da sotto; strabiliati prima che delusi si fa il giro esterno di tutto l'immenso piazzale e la desolazione si fa strada, quando ci si accorge che i suoi abitanti vivono seppelliti all'interno di una casa e nascosti da più muraglie che ne rendono impenetrabile anche la vista sul parco; si scende un poco più in basso a piedi proseguendo per un sentiero solitario, sperando di strattonare la sorte e tornare a retroilluminare il sogno, però accade l'inverso: la dimora appare ancor più come una fortezza priva di ogni vita!
Si riprende l'auto e si scende giù distrutti, non per la stanchezza ma per la delusione, e si fa una strana conoscenza: l'infelicità e la delusione stancano più del lavoro e degli impegni!
Dopo due ore d'auto dove le curvette tanto piacevoli dell'andata si trasformano in mal di mare, e il silenzio nell'auto si fa tomba, ci si trova a viaggiare piano piano in una stradina che "sculetta" tra colline strettissime e si volge uno sguardo distratto verso quello che sembrava la banale normalità, fatta di case contadine sparse in un paesaggio dimesso...
Si continua a percorrere quella stradina col cuore muto e la pelle tesa, e in fondo - proprio in fondo a quella che sembrava una stradina senza scommesse di sorprese, ecco il dorso di un enorme cascinale che lascia intravedere l'aia da un sapore antico...
Anche qui la curiosità fa la padrona e ci prende la mano, si scende dalla macchina abbandonandola in un pratone, e ci si affacca timidamente all'orlo di quell'aia, ed ecco comparire davanti una contadina tipica e curva come nei racconti della nonna; ci invita ad entrare e mangiare con loro, e noi senza sapere chi sono, obbediamo quasi ipnotizzati da quell'aria tanto familiare e gentile e poi dopo pranzo ci mostra una porzione di cascinale che andrà demolita perché la stalla non c'è più...
Commossi e tanto felici ci guardiamo intorno: un panorama stupendo mai immaginato laggiù, persone incantevoli e fraterne, un pozzo, la panchina della nonna nell'aia appoggiata alla casa, i profumi del bosco che ci catturano, il camino, la vita e...
e...
e...
E decidiamo di acquistare noi quella ex stalla e di fare lì la nostra nuova casa!
Cos'è, pazzia o semplice incoscienza?
Piuttosto la vita che trionfa sulla morte!
 
Questa è una dolce storia che chissà a quanti è capitata con qualche variante; non è esattamente la mia, non è esattamente la vostra, però ha qualcosa in comune con tutte le nostre storie!
E mi fermo a pensare...
Quante volte nella vita ci capita di sognare e desiderare la vita dorata di qualcuno, immaginata da lontano come bellissima, ma che resta tale fintanto che è distante: una vera chimera!
Cos'è che ce la fa apparire tanto bella?
E' il contorno stupendo del quale è circondata, ma poi appena si assaggia da vicino, ci si rende conto del vuoto, della deriva, della solitudine, della morte!
E mi fermo anche a pensare all'opposto!
Quante e quante ancora volte ci distraiamo su situazioni che ci scorrono accanto, come fossero situazioni insoddisfacenti e del tutto prive di valore; cerchiamo lontano la soddisfazione... e poi un giorno qualcuno "ci tocca" e ci rendiamo conto che abbiamo desiderato tutta la vita soltanto quello: l'amore!
L'amore, non la ricchezza! 
 
Rué Libertà, 12 luglio 2014

PAESAGGI...

Nessun commento trovato.

Nuovo commento


Crea un sito gratis Webnode