Si appoggia sulla mia giornata senza avvertirmi del suo arrivo e senza darmi un perché!
Mi lascia un po’ più stanco e un po’ più calmo, è come se mi mancasse qualcosa – ma non so cosa; è come se mi mancasse qualcuno – ma non so chi; le lacrime sono sotto la pelle e se solo una parola si strofina, scendono a grappoli senza fermarsi più…
Compongo il finale dell’ultimo pezzo del disco che a breve uscirà, e sento le mie note al massimo; so che lì molti cuori sanguineranno in quest’ascolto, so che si porterà via il sole del mattino e porterà una notte piena di stelle, ma ad ogni stella tornerà più vivo un abbandono, un addio, un amore mancato…
Come un fiore rosso appare dietro la mia porta; e io apro fiducioso alla vista di quel fiore, ma emana solo dolore: è un fiore sporco di sangue…
Oggi è così e deve passare; sono troppo sensibile?
No…, mi è rimasto il cuore bambino, ecco tutto; è cresciuto il mio corpo ma il cuore non ha spazzato via del tutto la sofferenza, ed è rimasto in un pugno chiuso nel suo dolore…
Cercando una scusa per darmi forza, mi maltratto per “svegliarmi”; ma nulla riconosce quel campanello e nessuno va ad aprire quella porta, che per oggi resta chiusa…
La felicità può attendere, la fiducia non manca mai, però oggi si è nascosta davvero bene e mi manca proprio tutto…
Forse ho anche nostalgia di Dio!
Scusate lo sfogo…
Rué, 9 novembre 2013