L'UOMO DI CARTA!

 

L’uomo di carta, si muove tra mille scartoffie cercando consensi da parole scritte e certificate…

L’uomo di carta si trova tra l’incudine e il martello e alla fine per vigliaccheria sceglie il martello…

L’uomo di carta pensa che non tocca a lui decidere, e per fortuna del resto!..., la responsabilità porta soltanto guai…

L’uomo di carta a volte vorrebbe passare all’azione e dimenticare di essere soltanto strumento, per dimostrare di essere vivo – ma poi alla fine…chi glielo fa fare?

L’uomo di carta dice di sì se le carte dicono di sì, e dice di no se le carte dicono di no: così pensa di essere corretto…

L’uomo di carta scivola nella nuova automobile che ha appena acquistata: certo di meritarla; e certo che chi non ce l’ha, non la merita…

L’uomo di carta non riesce a scavalcare montagne di documenti che lo separano dalla vita vera e fare un passo in direzione della persona che gli sta davanti…

L’uomo di carta inspira comandi ed espira regole, a volte tanto dure da sembrare più autoritarie dei comandi ai quali sottostà senza battere ciglio…

L’uomo di carta forse un giorno si romperà le scatole: romperà le scatole nelle quali anch’egli è trattenuto ed esploderà d’amore quando la situazione lo richiede, di rabbia quando lo impone!

Ed allora imparerà…

Quando gli comparirà di fronte un extracomunitario irregolare che lavora in nero e sfruttato oltremodo da chi le regole le rispetta - e se può le fa anche, gli passerà sottomano un numero di telefono e “bucherà” le carte offrendogli asilo gratuito in quell’appartamentino che tiene sfitto da un po’, e che pensava di affittare a caro prezzo.

Quando si troverà davanti una donna con dei bambini che chiedono la carità, non tirerà giù il vetro per dire “nononononò”; ma parcheggerà la sua auto e la porterà al bar per un pasto e una bibita, poi le lascerà un suo recapito. Tarderà al lavoro e le carte protesteranno di sicuro, ma la gioia di quel gesto gli farà sopportare anche le invettive del suo “capo”.

Se gli capiterà di sbattere con la sua auto contro quella di un cittadino “fuorilegge” che non ha l’assicurazione, e buttando l’occhio nella sua auto vecchia e scassata vedrà tre bambini sul sedile posteriore e una donna che piange, e l’autista uscirà con le mani alzate come se avesse ammazzato qualcuno; anziché chiamare i carabinieri, cercherà una soluzione alternativa e possibile magari dividendo il danno, o rateizzandoglielo. Poi si raccomanderà di non mettersi mai più alla guida di un veicolo non assicurato, proprio per la sua famiglia. E per una volta, al diavolo le carte!

Quando Gesù stesso si avvicinerà a lui sotto forma di un bambino negato, a cui qualcuno ha strappato via un braccio per guadagnare di più col suo mendicare; lo terrà stretto a sé per tutto il tempo in cui avrebbe pensato di girondolare con la sua moto; e rimanderà la sua gita all’indomani quando tra le carte che gli compariranno sulla scrivania, troverà anche quella della denuncia di due uomini che lamentano l’urgenza di un provvedimento disciplinare contro la mendicanza dei bambini sulle strade; la sua gita in moto - allora - gli servirà per sbollire la rabbia e ricondurre il suo pensiero oltre la meschinità umana…

E se gli capiterà di incontrare un vecchio con le mani incerte e le parole anche, anziché perdere la pazienza e pensare che oggi quel vecchio non è più produttivo – quindi inutile quanto la sua seccante lentezza; gli proporrà una panchina in un parco e guadagnerà due ore di vita ad ascoltare chi è partito da tanto tempo e ha imparato a giocare col vento e ha sfruttarne la forza: il lavoro e le carte ne patiranno e forse perderà un cliente…, però senti come respira e come riposa questa sera!

Il lavoro non è tutto, e le carte non sono tutto, ed il divertimento non è tutto!

C’è qualcosa che si chiama seme, e chi ha il coraggio di uscire dal suo ruolo per scavallare la montagna di carte e di regole e di affari che ci trattengono, troverà una pace che vedrà crescere nel suo giardino come un grande albero: a molti servirà come refrigerio dalle scottature della vita. Che la pace è contagiosa!!

Ci sono due modi di tradire le regole e le carte: il primo è per interesse personale, il secondo è per far del bene; c’è chi li condanna entrambi perché la regola e la carta sono sacre, ma c’è anche chi usa le regole e le carte - quando è possibile - per aiutare gli altri, e quando queste diventano zavorra: prende coraggio, lascia i freni e si lancia a tutta velocità nella strada che sa essere quella giusta!

Come il sonno la sera, come l’acqua del mare, così anche la strada: portano ansia e preoccupazione quando non si libera l’Uomo di carta dal suo peso, ma portano pace e ristoro quando si è più leggeri della notte, dell’acqua e sulla strada giusta!

Rué, 17 giugno 2012

L'UOMO DI CARTA!

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