L’ombra di Dio è già dentro di me, quando pranzo con gli zingari e mi accorgo che sono stati molto più accoglienti e generosi di tanti cosiddetti contribuenti!
L’ombra di Dio è già dentro di me, quando entro in una chiesa vuota e non mi sento affatto solo!
L’ombra di Dio è già dentro di me, quando mi pervade l’allegrezza di un piccolo gesto semplice e buono, che tanti “grandi” chiamano: buonismo!
L’ombra di Dio è già dentro di me, se mi volto e mi accorgo che i miei occhi sono prestati a quel corpo che stramazza davanti alla chiesa, nella speranza che qualcuno che si dice cristiano gli rivolga almeno uno sguardo; ma tante volte chi esce dalla messa, ha “già terminato con successo” il suo compito di buon cristiano!
L’ombra di Dio è già dentro di me, se mi accorgo che tante volte la troppo ostentata bellezza è una maschera, che smaschera la vera bruttezza!
L’ombra di Dio è già dentro di me, se comincio a correre in direzione opposta alla felicità che mi propongono tanti infelici - ricchi e cosiddetti “colti”, ma infelici!
L’ombra di Dio è già dentro di me, quando un brivido mi corre lungo la schiena al risveglio dal sonno, accorgendomi che le parole dette dalla mia defunta mamma nel sogno: sono il mio futuro e non il suo passato!
L’ombra di Dio è già dentro di me, perché non la rifiuto quando non la capisco, mi fido e basta e attendo il suo incontro per comprenderla a fondo!
L’ombra di Dio è già dentro di me, perché i troppi punti esclamativi usati finora, simulano una certezza che non c’è; e allora è meglio lasciare una sola certezza: partire dalla sua ombra dentro di noi nell’oscurità, per arrivare a contemplare l’immagine divina nella luce…
Se si osserva l’ombra e si seguono i suoi passi, si arriva per forza alla sua origine…
Rué, 13 ottobre 2013