Tanti modi per sentirsi libero!
Si può comperare una moto e correre ai 200 all’ora controvento…
Si può farsi un’amante e divertirsi un po’, al segreto degli sguardi del partner…
Si può iscriversi ad un partito o ad un’associazione che promettono…
Si può inseguire un titolo di studi come un’emancipazione…
Si può scavalcare la libertà di qualcun altro per affermare che la nostra è più forte: è quella più libera…
Si può imitare un ideale capo carismatico nella speranza che la sua libertà contagi anche noi…
Si può scappare, perché la fuga dà sempre quel senso di libertà…
Si possono riempire le giornate di ore e le ore di impegni e gli impegni di frutti economici: per annusare l’odore dei soldi e mettersi al riparo dalla sventura che rende schiavi; al contrario della solidità economica che ci fa sentire liberi…
Qualcuno utilizza il potere che gli regala la sua condizione sociale o lavorativa per sottomettere qualcun altro, per sentire quel senso di potenza che tanto rasenta la cosiddetta libertà…
Si può utilizzare un oggettino che dal salotto di casa tua può fare tutto: parlare col mondo e farsi degli amici, acquistare, leggere e informarsi, registrare e ascoltare musica e parole, guardare video e immagini, contemplare il mondo in 3d, ecc…, per sentire il mondo in mano e scoprire la libertà di non dover più uscire di casa per andare a cercare tutte queste cose…
Si può abb(and)onarsi ad una rivista scientifica seria per accorgersi che il mondo è nelle nostre mani, e siamo in grado di dominarlo e di inventare il nostro destino…
Ma è libertà questa?
Si tratta sempre di libertà parziali: che sono decisamente effimere e a volte ingiuste quando sfruttano la debolezza altrui; e comunque valgono fintanto che il vento non sposta la nuvola un po’ più in qua.
Libertà al guinzaglio!
Libertà con l’elastico, sempre ben ancorate a terra e che ti lasciano quel tanto di “corda” per illuderti di essere libero, sganciato da qualsiasi zavorra che ti trattiene; ma basta tirare un po’ di più la corda per accorgersi che l’elastico fa il suo dovere riportandoti violentemente a terra, e lasciandoti quel senso di impotenza che è tipico di ogni sconfitta!
Preferisco il volo libero della farfalla!
Autenticamente sganciato da ogni situazione di privilegio economico-politico-lavorativo…
E sganciato pure dall’illusione di rendersi liberi imitando la libertà – vera o presunta – di qualcun altro (di qualche capo carismatico)…
E sganciato pure dall’imitazione grottesca della libertà che può regalare: la velocità di un veicolo lanciato sulla strada, per mostrare agli altri di saper sottacere le proprie paure; e che invece proprio in quel modo si denunciano come insopportabili e proprio in quel modo si denuncia la propria incapacità di gestirle…
E ancora sganciato da ogni forma di trasgressione che stuzzichi i sensi – come ogni forma di dipendenza – soltanto in superficie, ma in realtà assopendoli – purtroppo - in profondità …
Voglio vivere la libertà di poter respirare sapendo di non dover rendere conto a nessuno della mia leggerezza: perché a nessuno si è rubato nulla, perché con nessuno si è stati furbetti, perché si è tentato di accontentare tutti nei limiti delle proprie capacità e qualche volta si è anche andati oltre, perché ci si è comportati in maniera onesta col pianeta terra e rispettato i suoi ritmi e le sue vite senza tentare di drogarla per aumentarne il raccolto - compromettendolo, perché si ha donato amore senza interesse a chi temeva l’amore più dell’odio, perché si ha cercato Dio in ogni azione e in ogni pensiero e non ci si è nascosti dietro una presunta infallibilità e indipendenza; e vorrei che la trasparenza che esce da queste mie parole venisse considerata simile a quella di un vecchio che non ha più nulla da temere e può parlare a cuore aperto – ché la leggerezza delle sue parole è tale che un animo sospeso le può cogliere al volo…
Voglio vivere la libertà di chi pur vivendo in questo mondo - e occupandosi dei problemi di questo mondo - proietta la sua vita in ogni sua azione e pensiero: in direzione eternità; e dall’eternità stessa si sente attirato come la luna attira il suo mare: il quale si muove sì sulla terra, ma completando il disegno celeste della luna madre!
Rué, 9 marzo 2013