La fiaba “L'Angelo e la Chitarra”, è nata così!
Un giorno – finito di insegnare – vado a mangiare da mia figlia Debora, prima di rimettermi in macchina per rincasare; è un'abitudine consueta che si ripete almeno tre volte la settimana.
Quando arrivo – di solito – le mie due nipotine Rebecca (9 anni) e Rachele (5 anni) mi saltano letteralmente addosso e da lì parte la serata; ogni stanchezza o eventuale malumore scompare all'istante, per lasciare posto a un altro tipo di stanchezza fatto di giochi rumorosi e fisici: una “stanchezza” in realtà molto piacevole, che anche se arriva a fine giornata quando si è già stanchi da tutto il resto, è sempre una sorpresa di anime che si incendiano per il solo ritrovarsi insieme...
Quella sera capitò che Rebecca subito mi portò in camera sua e mi fece vedere un disegno che aveva fatto per me, il fatto in sé non è una novità, perché sovente la mia nipotina più grande mi dedica un disegno...
Quello che mi folgorò - invece – fu il soggetto e il modo di renderlo vivo sulla carta, la quale restituiva la forma perfetta dell'idea che si animava nel suo cervello su di me.
Il soggetto era composto da una chitarra un angelo e tre croci, il tutto con due scritte – una in alto a destra “L'ANGELO E LA CHITARRA” e l'altro in basso a sinistra “PER NONNO”, scritte interamente a lettere maiuscole...
Al di là del fatto che il disegno era ed è semplicemente favoloso, nella sua estrema semplicità ed al tempo stesso complessità, ciò che mi colpì fu il fatto che lei cercò di riassumere in quel disegno le due cose che riteneva principali in me: la musica e la mia rinnovata spiritualità.
Il titolo mi pareva perfetto e l'emozione mi prese al punto che le dissi “Rebecca, questo sarà il titolo del mio nuovo album, e questo disegno sarà nel disco”...
E lei diventando tutta rossa mi disse “ma nonno, cosa dici?”...
Non credeva al fatto che quel disegno avesse suscitato in me un'emozione così forte, e che da lì potesse nascere quell'idea capace di raccogliere sotto le sue ali il volo dell'intero album...
Ma quando mi nasce un'idea in grembo, io subito sento soltanto l'emozione - però so già con certezza che questa darà vita a un progetto; anche se ancora non so di preciso quale e in che forma...
Mi pare di essere come una donna che è rimasta ingravidata: ancora non sa chi nasce e come sarà, ma sa con certezza che nascerà una vita nuova: una persona!
Come sempre mi capita quando qualcosa mi stuzzica, dopo lasciai riposare tranquillitamente la fecondazione avvenuta, sicuro che a suo tempo avrebbe dato il suo frutto a seconda del seme che l'aveva fecondata...
E ciò avvenne!
Infatti una sera mentre stavo tranquillamente leggendo nel letto prima di addormentarmi...
TAC!
Senza alcun preavviso mi arrivò lo sviluppo: una fiaba!
Una cosa che rendesse giustizia all'inventiva e alla sensibilità di una bambina straordinaria - da un lato; e dall'altro lato che fosse una forma allegorica per affermare un pensiero che fin dall'inizio di questo lavoro mi stava a cuore sostenere e dimostrare: l'assoluta indipendenza della chitarra da qualsiasi accompagnamento che la rende autonoma e capace di suonare da sola ogni parte di un'orchestra, come e più di un pianoforte!
Inoltre la chitarra per secoli è stata relegata principalmente a ruolo di accompagnamento proprio per il suo ridotto volume, il quale influiva moltissimo sulle sue esibizioni solistiche che venivano derise e penalizzate; soltanto pochi geni come Beethoven si sono accorti della sua potenzialità, definendola appunto: Piccola Orchestra!
La fiaba poi “allaga” altri campi, sfiorando e incoraggiando diverse riflessioni...
Ad esempio il comportamento di un gruppo di forti sul singolo più debole...
Ad esempio l'amicizia sottintesa della chitarra col violoncello, che si esprime sempre in musica: e quindi l'arte como dono e sentimento...
Ad esempio come l'idea della forza allontani in realtà - chi pretende di possederla, dall'inseguire le priorità e l'onestà nelle proprie azioni...
Ad esempio come la vittoria finale della chitarra avvenga non con la forza, ma al contrario con un dono dello Spirito che la premia proprio per la sua umiltà...
Ad esempio come la musica e l'arte in genere siano un anticipo di Paradiso in terra!
Rué Libertà, 15 marzo 2014