Questa notte mi sono alzato...
Guardo fuori e vedo in giardino uno stupendo Albero Bianco che illumina la notte e tutta la natura intorno; i suoi rami svettano oltre le piante da frutta e oltre la siepe, soltanto i due immensi pini che dominano il giardino non si lasciano intimorire dalla statura di questa creatura luminosa – però anch'essi ne rimangono illuminati sul fianco e riflettono ombre più lunghe...
Tutto ciò che appariva spento le altre sere, d'improvviso brilla d'una luce che si irradia calma e perfetta, persino il bosco al confine del giardino lascia intravedere sentieri e svela luoghi solitari...
Stupito, strofino gli occhi e penso di svegliarmi da un bel sogno che non somiglia alla realtà...
E invece mi accorgo che la luce proviene dall'interno dell'Albero Bianco, esso stesso è di luce!
Mi preoccupo un po' e accendo la luce in cucina, convinto ormai di essere diventato sonnambulo!
Di colpo l'Albero Bianco svanisce e tutto torna come prima coi suoi colori spenti e le ombre tristi.
E penso “devo andare da un medico!”
Spengo la luce e risalgo la scala per andare a dormire, arrivato su - guardo dalle feritoie delle persiane ridacchiando e un po' perplesso per l'accaduto...
Ma di colpo invece riappare l'Albero Bianco e tutta la luce lunare che strappa sonno alla notte e la riempie di fede anche nelle ombre, che appaiono meno insidiose del solito!
Scendo ed esco in giardino, faccio un po' di metri colle orecchie piene del canto dei rospi in amore e gli occhi pieni di curiosità... arrivo sul posto e mi accorgo che lo splendido Albero Bianco ha esattamente preso il posto di un grande alloro che si trova quasi ai confini del bosco, però mi accorgo di questa coincidenza soltanto osservando la collocazione delle piante vicine...
L'albero bianco è luce e dà luce!
Infine il grande alloro ricompare al suo solito posto la mattina seguente – questa mattina!
Non sono pazzo e la terra è perfettamente in ordine, nessuno l'ha rimossa!
Qual'è la verità?
Quella che vedo con la luce del giorno o quella di questa notte?
Rifletto a lungo e poi concludo che quello che vedo di giorno non è che una parte della realtà, quella parte che i miei occhi si sono abituati a vedere e comprendere; esiste un'altra realtà che la notte mi suggerisce: quando mi trovo in mezzo al buio posso scegliere se farmi illuminare da un surrogato della luce del giorno – come la luce elettrica, che inevitabilmente sottrae forza alla mia vera luce; oppure posso decidere di diventare io stesso luce e illuminare tutta la porzione di terra che riesco a coprire dalla mia posizione!
Ora – mi accorgo che le tenebre abbondano nella realtà quotidiana, tutto assomiglia a ciò che non dovrebbe e tutto getta un'ombra lunga sul futuro e sulla fiducia!
Scelgo!
Voglio diventare un Albero Bianco e non un pannello riflettente una tiepida vita lamentosa e invidiosa, una tiepida vita che tenta di protrarre il giorno nell'idea fantastica di nascondersi dalla notte...
La notte è l'altra faccia della vita, quella dell'anima – meno frenetica e meno operosa ma più riflessiva e contemplativa; e ascoltando il suo respiro - suggerisce al giorno la fiducia che quando tutto si spegne, qualcosa rimane sempre: la luce dell'anima può!
Illuminare sé stessi e il mondo circostante!
Accendiamo il nostro Albero Bianco dall'interno, e anche il corpo si illuminerà!
Rué Libertà, 24 maggio 2014