Il suggerimento prezioso alla riflessione che segue è sollevato dalla solita amica che chiamo semplicemente Anima - per via della supremazia che in lei si evidenzia; riflettere e indurre a riflettere su argomenti di tale importanza, è cosa di grande Utilità!
Per tutti!
Citazione...
Di nient’altro viviamo, se non dei nostri poveri, belli, splendidi sentimenti: ogni sentimento cui facciamo torto è una stella che spegniamo (Hesse)
Il sentimento è una cosa seria, non è soltanto un brivido che ci sfiora – animalesco!
Non è la libidine di un momento, ma è l’estasi della gloria!
Si può paragonare il sentimento ad una moka, dove l’acqua rappresenta la vita, il filtro col caffè in polvere sono le esperienze, il fuoco è la parte divina che c’è in noi capace di trasformare un evento morto in un evento vivo, e la bevanda deliziosa che ne esce è il sentimento: ciò che rende l’uomo capace di impegnarsi in maniera stabile nelle emozioni e non soltanto occasionalmente!
Il momento e il modo in cui il caffè “passa”, è l’arte che ha l’uomo di passare dal corporeo allo spirituale, di muoversi dalla terra verso il cielo, di evaporare evolvendo in qualcos’altro sotto la spinta della fiamma divina!
Il modo in cui viene concepito sovente oggi l’amore e il sentimento in generale – anche tra amici o parenti – è soltanto il risultato sterile di pulsioni animali: brividi, tensioni fortissime ma brevissime, interessi, sensualità priva di conseguenze; tale confusione difatti resta punita dalle tristi conseguenze dell’isolamento e della solitudine…
Una moka sotto la quale non si accende mai la fiamma, mai potrà regalare la preziosa bevanda che diciamo di amare tanto!
Ma c’è un metodo per aiutare ad accendere questa fiamma?
C’è un metodo per riconoscere una fiamma “autentica” da una fiamma “da fachiro”!
Avete presente la fiamma di un camino?
Ora esplode, ora si attenua, ma anche quando si nasconde - sotto alla legna rimane sempre una bella brace pronta ad esplodere nuovamente al primo pezzo di legna che entra nel braciere…
E avete presente la fiamma causata da una colata di alcool?
Questa all’istante si sviluppa in proporzioni enormi, ha carattere vivace e spettacolare, ma dura soltanto pochi istanti e poi torna il buio e il freddo…
Per mantenere vivo e robusto un sentimento, occorre bruciare la legna che ha sostanza e non illude subito, ma soprattutto non delude dopo; al contrario chi lancia fiammate di alcool, si entusiasma in maniera esagerata subito, per poi presto deludersi e incolpare gli altri del proprio fallimento!
La nostra legna è la sincerità e la predisposizione d’animo ad accogliere le persone con un “cuore cavo” - che possa realmente ospitare esigenze e amore come un salvadanaio di emozioni sane, che creano un sentimento perenne…
L’alcool purtroppo è la nostra presunzione nel ritenerci al di sopra di ogni interlocutore, è la nostra abitudine a fare un uso strumentale: sessuale, economico, carrieristico, personale… delle persone con cui veniamo a contatto; questi rapporti bruciano in fretta tutto quello che hanno nella manica, e l’asso nascosto al suo interno cade e si rende leggibile da colui che pensavamo di “usamare”…
Il sentimento vero nasce sempre dalla premessa di dare, la quale poi genera anche un ritorno autentico di amore che si riceve; il sentimento surrogato - invece - pretende di ricevere prima di dare, e lo fa nella menzogna della finzione che lascia presupporre il contrario…
Chi lancia un boomerang può giustamente aspettarsi il ritorno; ma chi finge di lanciarlo, subirà riposte analoghe…
Se si vuole mantenere il cuore caldo a lungo occorre maturare crediti più che debiti!
Abbiamo risposto alla nostra domanda: c’è un metodo per aiutare ad accendere questa fiamma?
Sì: il metodo è diventare “portatori sani di sé stessi" per coloro che incontriamo, pensando all’altra persona come una propria naturale estensione del proprio io…
Donarci prima di donare, riceverli prima di ricevere!
Rué Libertà 10 gennaio 2014