GLI OCCHI DEL SILENZIO!

 

Guardando negli occhi le persone con cui parlo, sovente mi rendo conto che gli occhi dicono cose che le parole nascondono: gli occhi sono silenziosi sì, però non sanno mentire!

Quante volte mi capita di parlare con qualcuno che nelle parole mette fuoco: e sembra odiare e pronto a far del male, e sembra razzista e pronto a prendere le distanze, e sembra talmente egoista da ignorare la sorte dei più sfortunati e pensare soltanto ai propri affari…

Ma sovente – come immaginando di essere in un film muto - sposto lo sguardo dalla bocca agli occhi di chi parla, e mi accorgo che l’impalcatura vocale non è retta da altrettanta cattiveria negli occhi, anzi!!

Anzi gli occhi dicono proprio il contrario: danno sole dove c’è pioggia, danno amore dove c’è odio, danno pace dove c’è rabbia!

Oggi si vive perennemente come in un caffè shakerato: e l’agitazione è tale da tirare fuori il peggio da noi; non si ha più il tempo di riflettere da soli su un argomento, ed allora si finisce per fare il verso a quello che ci sembra urlare di più, perché se urla tanto sarà più incazzato e se è più incazzato avrà più ragione di chi sopporta…

E invece sovente è proprio il contrario!

Chi sopporta di più non è chi sta meglio, ma chi ha imparato a riflettere autonomamente e non si aggrega alle urla di piazza – pur condividendone a volte le proteste; ma non si lascia cavalcare né scavalcare, e pretende un solo cavaliere per il suo cavallo!

Chi sopporta non condivide, ma sceglie la calma per approfondire e soprattutto ha maturato l’esperienza che mette in risalto l’effetto boomerang della pazienza, che – come l’amore – non è mai un gesto inutile; se in un bicchiere d’acqua, aggiungiamo goccia a goccia un po’ di vino, all’inizio cambierà il colore e poi col tempo comincerà a cambiare anche il gusto!

Chi non crede nella forza dei piccoli cambiamenti, e pretende tutto subito e con la violenza, è costretto a passare la vita urlando e sbraitando, senza mai fermarsi a raccogliere lo sguardo del suo interlocutore, per accorgerci che i suoi occhi raccontano una storia diversa: fatta di paure che lo portano a sopprimere il suo bisogno d’amore: nel timore di non essere visti, considerati, amati, mai!

Ma accorgendoci di ogni persona con cui veniamo a contatto, guardandola negli occhi e facendola sentire importante; si contribuisce ad annullare la verbosità che genera altra rabbia e a suggerire un linguaggio degli occhi, degli sguardi, del silenzio che parla più di ogni parola!

Reggere lo sguardo altrui tante volte diventa imbarazzante proprio per la naturale propensione a nascondere ciò che di più profondo si nasconde in noi, immaginando che le nostre debolezze siano facile terreno di conquista per gli altri…, ma se si matura la consapevolezza della reciprocità, ci si accorge che avere le stesse armi equivale ad avere le stesse debolezze!

Accorgersi degli altri, scuote i loro pensieri e questi vengono scavalcati dall’amore che li pervade!

Non ci credete? Proviamoci tutti insieme…

Rué, 3 marzo 2013 

GLI OCCHI DEL SILENZIO!

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