CRISTIANO - DUNQUE - FELICE!

 

Qualcuno dirà: chissenefrega!

Invece no!                            

Interessa eccome, altrimenti non lo direi comunque, o almeno non lo scriverei in pubblico.

Ma se anche fosse la ricetta esatta della felicità, la fede non dipende da una scelta a priori, quanto dalla fortuna di essere baciati da un essere supremo.

Questo è vero, ma soltanto in parte però!

Innanzitutto voglio spiegare il perché di questa affermazione così “dura”: CRISTIANO – DUNQUE – FELICE!

Quando torno a casa e incontro una pattuglia della polizia che mi ferma e mi toglie 5 punti dalla patente per il mancato uso della cintura, e io stanco morto della giornata di lavoro non mi ero nemmeno accorto di non averla allacciata, li manderei tranquillamente aff….,  

Quando – dopo una giornata intera di registrazione e colle orecchie e il cervello pieno di note ma ridotto ad una spugna inutile che tutto assorbe ma nulla trattiene più – mia moglie attacca il forno senza dirmelo e scatta il contatore, e io perdo tutta la registrazione della giornata…

Quando arrivato a Torino per lavorare,  quattro dei cinque allievi a cui dovevo fare lezione, mi telefonano o mi mandano un sms avvertendomi che non saranno presenti perché malati, e io aspetto tutta la giornata a vuoto in attesa dell’ultimo allievo che invece sarà presente…

Quando mi alzo la mattina e magari ho dormito cinque ore e male, ma devo ugualmente cominciare a correre…

Quando Quando Quando…

Ce ne possono stare un’infinità!

Sono piccole cose di fronte alle vere difficoltà della vita, ma anche quelle sono: Quando…

Quando sto per perdere la pazienza e andare sott’acqua senza fiato, arriva la mano destra di Colui che un giorno mi ha scovato - e mi raccoglie; e la mia pazienza si allunga all’infinito e non so il perché diventi così elastica da non strapparsi mai, perché non è certo della mia forza che sto usando!

Quando mi trovo con un sorriso nelle difficoltà, e la gente intorno mi chiede se sono scemo, quando mi alzo la Domenica mattina felice perché so che è la giornata  della Messa, e il Pane del Signore mi appaga completamente…

CRISTIANO – DUNQUE – FELICE!

C’è qualcosa che scatta nel cervello - e col tempo che passa diventa sempre più forte - che alleggerisce le difficoltà, che fa sentire allegri anche senza apparente motivo e che da una forza che nessun atleta al mondo…

E’ la fede in Gesù e nella sua – quindi anche nella nostra – Resurrezione!

Però rimane il problema a monte: chi avesse avuto la fortuna di fare questo incontro, buon per lui; ma tutti gli altri?

Tutti gli altri non sono tutti assimilabili: perché c’è chi se ne frega e vive la vita alla giornata pensando che comunque sia meglio fare un po’ di soldini che risolvono tanti problemini materiali piuttosto che farsi le pippe mentali,  c’è chi cerca – sui libri, nell’arte, nella logica - e probabilmente un giorno troverà, e c’è chi sta seguendo la sua coscienza anche lontano dal Creatore e il Creatore lo vede e lo approva e poi….un giorno….Gli si presenta!

Se aspetto che Dio mi cerchi mentre io mi faccio i miei affari e imbroglio il prossimo per arricchirmi e per aumentare la mia fama: sono un illuso!

Se Lo cerco con la mente, nei libri e nell’arte, ma le mie azioni sono incerte, lontane e dubbiose sul da farsi: se sia meglio seguire chi cerca tutta la felicità in questi giorni che mi sono dati sulla terra - felicità che troppe volte si trasforma in un autentico boomerang dal quale si raccolgono solo felicità apparenti che possono fare l’invidia degli altri, ma che in realtà quando si è soli danno il massimo della pena; o se sia meglio credere alla propria coscienza e riempire la vita di coloro che incontriamo: delle nostre carezze, del nostro tempo e delle nostre cose…; se lo cerco così, forse un giorno lo troverò o forse mai e i mie dubbi mi abiteranno per sempre…

Ma se Lo cerco a casa Sua: se vado incontro a chi ha bisogno con tutta la mia volontà e le mie capacità e le mie possibilità, se riesco a vivere poveramente in denaro ma cercando la ricchezza che mi fa sentire vestito a festa anche se sono nudo e che mi fa sentire importante anche senza nulla in tasca, se accetto di vivere i rapporti con le persone con lealtà anche quando mi costa sacrifici enormi, se cerco di insegnare il bene e di regalare felicità agli altri anche quando penso che nessuno l’abbia fatto con me, se piango e mi commuovo quando vedo qualcuno soffrire e da ciò ne scaturisce vera condivisione nell’umiltà della Sapienza di essere soltanto una persona umana, se  mi avvicino quando rischio – se giova a qualcuno - e mi allontano quando sento la tentazione del male; se Lo cerco a casa Sua, quindi: prima o poi Lui mi aprirà, e la fede non sarà più soltanto una speranza della quale cercare conferma nelle parole di esegeti o di scienziati o artisti…

Se lo cerco a casa Sua!

Rué, 22 giugno 2012

CRISTIANO - DUNQUE - FELICE!

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