Tanta gente al semaforo che ti bussa, si spalma sul tuo vetro e agita le mani, zoppicando stende la mano lurida, ti sorride anche quando avanzi di un passo con la tua auto appena si affaccia al tuo vetro…
Tanta gente davanti alle chiese, tanti zingari che moltiplicano inchini di piccoli e grandi mendicanti; rubano anche con gli sguardi…
Tanta gente sotto i portici di ogni città che emerge da un cartone e mostra un piattino con dentro alcune monete; bisognerebbe denunciarli per come trattano quel cane…
Tanta gente al supermercato che ti porta il carrello e ti scarica la spesa nell’auto, con chissà quali speranze…
Tanta gente alla stazione che ti segue, dall’alto di una conoscenza millimetrica di quell’ambiente che è per loro casa lavoro e speranza; forse per violentarti o per rapinarti…
C’è un amico che parla parla e parla, va bene ti ascolto però…, ah eccolo poi arriva al dunque e mi scarica addosso la separazione dalla moglie e l’incubo imminente della cassaintegrazione…, che posso fare? dai ora è proprio tardi, magari poi domani mi spieghi meglio…; siii domani mi travesto da musulmano così scappa anche lui!
Mi trova un prete e mi racconta tutti i mali del mondo e come Cristo è morto in croce per indicarci la via che ci salva e che siamo tutti fratelli, però intanto lui è Padre e…, io non sono mica fesso eh!
Alla fiera d’autunno mi fermano ad un gazebo, e i tossici battono cassa con la scusa che si sono disintossicati e si devono riavviare ad una vita regolare ma per ora sono senza lavoro; ti fai o ti facevi e poi devo pagare io per te?
Sulla statale c’è uno che spinge la macchina a piedi…, come non mi interessa non vedi che sto guardando dallo specchietto retrovisore se ce la fa…
In ufficio la mia collega che non è certo brillante, sempre mi chiede e io quando ho potuto l’ho coperta; però dai non è nemmeno carina e alla fine che mi rimane, un sorriso?
Quanta gente teme che Berlusconi si travesta da mendicante per ingannarli e sottrargli gli ultimi quattrini…
Quanta gente pensa che: malato è un altro, tossico è un altro, con la macchina rotta è un altro, il collega ”romiballe” è un altro, extracomunitario è un altro, fratello è un altro, amico è un altro…
Io, io, io sono uno tranquillo che se mi lasciano stare non pesto i piedi a nessuno; poi vabbè se mi capita il portafoglio con mille euro non è che vado a cercare se qualcuno l’ha perso; se mi capita la svampita carina che mi tartassa con l’amore e s’è innamorata…, vabbè l’amore lo facciamo poi ognuno per la sua strada; però sono un bravo ragazzo e quel che guadagno lo spendo per vivere e i miei piccoli status: una bella macchina, vestiti normali non posso mica andare dai cinesi, il sogno di un’appartamentino al mare e i tanti viaggetti…
Però, però io sono uno che lavora eh, non vado mica in giro a rompere le scatole alla gente con le mie miserie, guarda che a me nessuno mi ha mai regalato niente sai, e solo che sono nato così: bravo, intelligente, bello, sano e poi sono diventato anche mooolto volenteroso!
Questa è la differenza, ma…, ma può farlo chiunque sai!
Perché a volte la fantasia serve solo per distruggere, per creare sospetto, per dividere e per sopraffare?
Con la fantasia puoi creare un’opera d’arte e far diventare la tua vita stessa un’opera d’arte!
L’arte – quella vera – allontana i brutti pensieri, e se sali nella vita è per viaggiare - non solo per guidare!
Rué, 19 aprile 2013