L’amore è come i numeri…
Ha il suo punto di inizio, ma non ha una fine!
Chi crede nell’amore con una data di scadenza da assegnare, crede che l’amore non esiste, e che bisogna inventarsi il miglior surrogato possibile; una buona imitazione accettabile che renda la vita almeno sopportabile…
La felicità è come i numeri…
Come le potenze per esattezza, e può crescere in maniera esponenziale se soltanto ci si fidasse della vita e ci si comportasse in maniera Naturale – su tutto!
Come i numeri è pure la compagnia, e se è triste la solitudine, a volte anche la compagnia può esserlo; non a caso esistono dei numeri primi che non sono divisibili per nessun altro numero tranne che per sé stessi ed 1…
La compagnia – in casa o sul lavoro – può diventare anche pessima e se in casa si può anche scegliere, non sempre è possibile anche fuori casa, sul lavoro per esempio.
Purtroppo la tendenza al continuo aumento dei numeri primi – nella vita di tutti i giorni – non è per niente simile ai numeri, e difatti non è una cosa naturale, ma del tutto innaturale ed indotta dalla società nella quale viviamo; fin dall’infanzia ci stordiscono con insegnamenti tutti all’insegna dell’egoismo e del successo personale, spingendoci così ad ignorare le esigenze altrui e a sentirci realizzati soltanto quando riusciamo a vincere su qualcun altro, a prevaricarlo, a scavalcarlo, a sottometterlo…
Ce lo fanno capire con parole sporche, perché non del tutto chiare, ma il significato reale è quello!
E chi non si abitua, e chi non si adegua e non si cimenta con la lotta e la competizione, lo chiamano fallito; perché ti lasciano soltanto due scelte: dominare o essere dominato!
E com’è difficile far capire agli altri che proprio non ti interessa la competizione, vincere e il potere che ne deriva…, senza essere scambiato per un rinunciatario…
E com’è difficile far capire agli altri che nemmeno hai riconosciuto un capo in qualcun altro, e che non ti sottometti – né mai lo farai - a nessuno: sia che cerchi di fartelo capire con le buone o che lo pretenda con la prepotenza – a volte legalizzata o “conquistata” col potere acquisito…
E com’è difficile far capire agli altri che se usi un tono leggero con loro e sei gentile con loro, non è per interesse o perché non hai i coglioni per saltargli sopra; ma al contrario perché hai la forza per trattenerti quando ti maltrattano e hai forza da donare loro quando - frustrati - inseguono i loro sogni astratti di potere e felicità compatibile…
E com’è difficile sopportare chi tenta di risucchiarti e di scavalcarti quotidianamente, perché ti usa da scaletta e l’idea di arrampicarsi su di te per farsi più alto, diventa l’arma principe di distruzione della tua persona: di te che tenti di relazionarti con l’amore, e non con la competizione e non con la forza e non con la prepotenza e non scavalcando né inseguendo il potere…
E com’è difficile l’amore contro l’odio o contro l’invidia o la prepotenza o l’indifferenza!
Però l’amore è come i numeri: infinito: da dove parte può soltanto espandersi; anche quando noi non ne vediamo gli sviluppi, sappiamo comunque che qualcosa è successo, e anche se non ci ritornerà personalmente, qualcosa nel mondo è migliorato.
Una goccia colorata che cade nel mare non lo dipinge col suo colore, ma quando le gocce colorate diventeranno davvero tante, tutti le vedranno e riconosceranno che il colore è cambiato.
Chi semina amore può anche raccogliere odio e a volte vendetta - in primo luogo; ma anche nel deserto – seppur rara - esiste la vita e quando nascerà sarà capace di resistere anche la sete e la solitudine: perché dove la pace non si arrende, la vita trionfa!
Come i numeri, partendo da un anonimo zero, la vita cresce senza fine…
Rué, 12 aprile 2013