Ma quante frasi ripetiamo così senza più sollevarne il significato dal passato e dalla memoria?
Diciamo “auguri di buona Pasqua” a tutti, ma pensando a cosa?
Augurare buona Pasqua è l'augurio più bello che si possa fare e l'augurio più bello che si possa ricevere, ma bisogna riflettere su cosa si dona e cosa si riceve...
Augurare una buona Pasqua non significa augurare di trascorrere una giornata lieta con i propri cari o amici...
Non che la cosa stoni, anzi!
Ma è la conseguenza che discende da un significato di portata enorme, che non può che essere condiviso con entusiasmo con i propri cari.
Augurare a qualcuno una buona Pasqua, significa: augurargli di risorgere come ha fatto il Signore, augurargli la vita eterna, augurargli di incontrarsi con l'amore del Signore Risorto!
Cosa c'è di più bello di ricevere e donare la promessa che Gesù ha fatto a noi: la vita eterna?
E che ha mantenuto con la Sua Risurrezione?
Si dovrebbe augurare buona Pasqua tutto l'anno e ogni Domenica principalmente, perché ogni Domenica si ricorda e si rivive la morte e la Risurrezione di Gesù, e in Lui il nostro destino...
Abituati a considerare le cose interessanti dietro le vetrine, scordiamo che la cosa più interessante per noi non si trova dietro una vetrina, ma dietro l'ultima pagina terrena: la morte!
Dietro quella porta che tanto ci spaventa e da cui tanto fuggiamo, si nasconde la Vita vera e la risurrezione con un corpo celeste destinato alla felicità e all'eternità!
Non si può partecipare alla funzione serale della Pasqua e tornare a casa come prima, come nulla fosse...
Il Signore invade il nostro cuore, e le nostre arterie pompano sangue Suo dentro le nostre vene: anche noi siamo figli dell'amore, e crescendo dobbiamo diventare padri e madri dell'amore!
L'amore vive in eterno, mentre l'odio porta alla morte...
Ecco perché siamo destinati alla vita eterna, perché siamo figli dell'amore!
BUONA PASQUA!
Rué Libertà, 20 aprile 2014