Un buon imprenditore è un pessimo artista, per una ragione molto semplice: la logica imprenditoriale inibisce quella artistica!
La ricerca del profitto per un artista, è l'amara rassegnazione cui si sottopone chi - avendo violato sé stesso, ed essendo divenuto incapace di chinarsi ad incontrare la propria anima - ha iniziato a violare anche gli altri, in una spirale centrifuga che lo allontana sempre più da sé stesso, da quel seme primiero che soltanto un vero artista è capace di lavorare in maniera unica e dar vita a quella pianta esclusiva, che lo renderà fonte.
Senza doversi arrampicare sui rami altrui, per apparire più in alto!
La ricerca del profitto per un artista, è sempre la seconda scelta, equivale a gettare la spugna...
Assomiglia a un escursionista che - volendo scalare la montagna, e non avendo fiato a sufficienza per raggiungere la cima, per aver respirato troppo fumo - frusta la rabbia che lo scuote dall'interno con una verga che per mostrare la sua efficacia, deve continuamente ingrossarsi per pareggiare la progressiva distruzione della personalità e la disistima che ne consegue.
Questa verga si chiama: denaro!
Ma è conosciuta anche con molti altri nomi: potere, successo, arroganza, prevaricazione, ecc...
L'artista che - non avendo respirato tutto quel fumo - ha ancora fiato a sufficienza per raggiungere la cima della montagna: trova ogni sapore in quel paradiso che si spalanca sotto i suoi occhi, e dai suoi occhi a cadere: nutre meritate lacrime di gioia!
Rué, 15 settembre 2012